Non c'è storia: Prada.
Semplicemente strepitosa.
La Miuccia non si smentisce mai e, con ostentata noncuranza, mostra un'altra perla al mondo degli adulatori del fashion system.
In questa collezione ha veramente dato tutto: maestria nella struttura e nella combinazione delle forme ed utilizzo inarrivabile di codici cromatici divergenti ma sapientemente armonizzati, a definire uno stile unico, originale e folgorante.
Un'eleganza giocosa e contemporanea che non teme censure e che induce la donna ad un passo ulteriore verso le definizione di un look da padrona del proprio tempo.
Prada non regala nulla, occorre sapersi meritare i suoi preziosi monologhi di stile.
La sua è una moda che deve essere ragionata prima che indossata.
E' creata per vestire il cervello, non il corpo.
Il corpo è solo uno strumento imperfetto nella cui mortificazione risiede la chiave di espiazione del desiderio consumistico tipico della società odierna.
Mortificare per nobilitare, costringere per liberare, piegare per raddrizzare ed uccidere ma con la promessa della vita eterna.
Il Tutto può esistere, ma solo se in perfetta armonia con il Niente.
Passerella terminata.
Silenzio.
Sospiro.
Applauso.
At the end of Milan Fashion Week, Le Roi Coquette thinks and elects the best catwalk of the Spring/Summer 2011.
There is no competition: Prada.
Simply amazing.
Miuccia is always true to type and, with boasted nonchalance, shows another pearl to the world of the sycophants of fashion system.
In this collection, she has really given everything: skill in the structure and in the combination of forms and unconquerable use of different colour codes but cleverly harmonized, to define a unique, original and dazzling style.
A playful and contemporary elegance that fears no complaint and that takes the woman to a further step towards the definition of the look of a mistress of her time.
Prada doesn't give anything for free, it's important to know how to deserve its precious monologues of style.
Prada's fashion needs to be philosophized before being worn.
It's created to dress the brain, not the body.
The body is only an imperfect instrument and in its mortification lives the key of the atonement of consumerist desire typical of today's society.
Mortifying to ennoble, forceing to gives freedom, bending to straighten out and killing but with the promise of eternal life.
The Whole can exist, but only if it's in perfect harmony with the Nothing.
The catwalk is over.
Silence.
Sigh.
Applause.